Patriota italiano. Avvocato e uomo politico repubblicano, svolse la sua
attività in Toscana in particolare nel biennio 1847-49. Collaboratore
dell'"Alba" di Vannucci, nel 1848 tentò inutilmente di instaurare un
Governo repubblicano a Modena. Tornato a Firenze fu ministro di Grazia e
Giustizia nel ministero Guerrazzi e triumviro nel Governo provvisorio toscano.
Dopo la caduta del Governo provvisorio dovette fuggire prima in Francia, poi in
Spagna; fu condannato in contumacia all'ergastolo. In seguito alla rivoluzione
del 1859 e alla caduta di Leopoldo II rimpatriò e fu eletto membro
dell'Assemblea toscana. Votò contro l'annessione della Toscana al
Piemonte. Deputato per il Regno d'Italia per tre legislazioni, fu nominato
senatore nel 1879 (Prato 1808-1880).